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L’oro nero del mediterraneo

L’oro nero del mediterraneo

“L’oro Nero del Mediterraneo. L’ossidiana nella preistoria” è una mostra itinerante alla scoperta dell’ossidiana: lucente e affascinante vetro vulcanico dalle eccezionali proprietà geologiche e dalle straordinarie implicazioni culturali, protagonista di una storia millenaria nella quale si mescolano genti e culture mediterranee.

Durante la preistoria, dal Neolitico all’Età dei metalli, l’ossidiana era utilizzata per realizzare strumenti litici appuntiti e affilati o come abrasivo. Tuttavia, nel Mediterraneo centrale i giacimenti di ossidiana erano presenti solo a Lipari,  Pantelleria (Sicilia), Monte Arci (Sardegna) e Palmarola (Isole Pontine). Queste quattro isole alimentarono le esportazioni di ossidiana verso migliaia di villaggi preistorici, andando a iniziare le prime relazioni interculturali tra le comunità siciliane, sarde, campane e fra quelle che vivevano sulle coste de Mediterraneo centro-occidentale.

La prima tappa della mostra è stata nel 2019 al Museo Regionale Salinas di Palermo con la curatela di Franco Foresta Martin e Licia Corsale. Dal 2022 la mostra è curata da Franco Foresta Martin e Anna Russolillo e ha fatto tappa al Museo Archeologico dei Campi Flegrei, al Museo civico “Sebastiano Tusa” di Procida e al Museo Laboratorio Scienze della Terra di Ustica. Nel 2023 la mostra è stata esposta Pozzuoli presso la Necropoli paleocristiana di San Vito. Nel 2024 sarà realizzata al Reale Osservatorio di Ercolano.

La Kermesse ha il patrocinio dell’INGV, il patrocinio dell’Assocociazione italiana di Vulcanologia, della Regione Campania, della Regione Siciliana, del Consiglio Regionale della Campania, della Regione Siciliana, di tutti i comuni dei Campi Flegrei e la collaborazione del Laboratorio Museo Scienza della Terra di Ustica, di Villaggio Letterario, dell’Accademia dei Campi Flegrei, e di numerosi enti e università italiane.

 

Via San Vito, 9 Pozzuoli Napoli +39 3475379563 Associazionelunariaa2@pec.it